Irradiazione: il metodo conservativo alimentare che terrorizza i danzatori sportivi
Il dipartimento di energia americano ha da qualche tempo introdotto un nuovo e rivoluzionario metodo di conservazione alimentare:
l’Irradiazione.
Se siamo assidui praticanti di di danza del ventre, tribal fusion bellydance, o anche atleti sportivi di altre discipline, dovremmo stare molto attenti al nostro tipo di dieta, ed inoltre, prestare ancor più attenzione al metodo di conservazione che utilizziamo per i nostri alimenti…
Ma in cosa consiste esattamente il metodo conservativo dei cibi basato sull’irradiazione?
Irradiazione direttamente dal verbo irradiare, ovvero, passare al setaccio con onde radioattive le cellule degli alimenti.
Avete capito bene, alcune delle sostanze radioattive più comuni per la fabbricazione di testate nucleari possono essere impiegate in quantità minori a livello di esposizione, persino sugli alimenti.
L’effetto diretto delle radiazioni sugli alimenti consiste nel far cessare in maniera drastica e repentina tutte le funzioni vitali proprie dell’alimento stesso.
Vengono eliminate le possibilità maturative del cibo, la crescita si blocca e vengono terminati ed eliminati tutti i tipi di agenti deterioranti presenti in natura.
Ciò di cui però non si tiene mai conto sono gli effetti collaterali indesiderati:
Con il metodo conservativo alimentare dell’irradiazione infatti, potrebbero verificarsi molteplici fattori negativi, alcuni batteri potrebbero diventare più forti sviluppando una resistenza alle radiazioni, altri potrebbero direttamente mutare nel tempo costituendo, per il nostro organismo, una vera e propria minaccia per la salute e la sua integrità.
Nel tempo, sono stati davvero pochi gli studi investiti nei confronti del metodo dell’irradiazione, quello che però è certo è che i pochi studi eseguiti, hanno tutti quanti convenuto sul fatto, che le radiazioni alimentari producano effetti devastanti sul cibo esposto e sulla salute di coloro che lo consumano.
Se dovessimo quindi esaminare questo metodo da un punto di vista statistico, capiremo quanto l’ago della bilancia punti maggiormente sugli aspetti negativi piuttosto che su quelli positivi.
Trattandosi di sostanze radioattive, qualsiasi problematica o incidente di percorso potrebbe portare facilmente a complicazioni sulla nostra salute, dato che oltretutto non esistono nemmeno studi così approfonditi sui benefici o problemi reali legati all’irradiazione sui cibi per la conservazione, rimane tutto alquanto avvolto nell’ombra ed anche un metodo particolarmente poco normale.
Nessuno mai nella storia ha ufficializzato studi che determinino esattamente come ed in quale misura, il metodo dell’irradiazione, agisca sul nostro metabolismo, sulla nostra riproduttività, o addirittura sull’insorgenza soggettiva di malattie ben più gravi e complesse.
Dopo che nel corso della storia gli esseri umani hanno più volte sfiorato veri e propri disastri naturali di proporzioni bibliche (vedi il meltdown di Chernobyl), annichilendo migliaia di persone, animali, vegetali, cibo e persino oggetti (che rimarranno radioattivi e perciò mortali per centinaia d’anni), oggi ha impiegato questa tecnologia nociva e instabile per la conservazione del cibo stesso… (un paradosso, reale!)
Sembra quasi come se si trattasse di una barzelletta con finale drammatico.
Solo il tempo potrà fornire le risposte che in molti non hanno la possibilità (o il coraggio) di svelare all’intera umanità.
Se tenete alla vostra salute sportiva ed al mantenimento di un fisico sano, idoneo per lo svolgimento normale delle vostre lezioni di danza, o nuotate in piscina, evitate assolutamente l’ingerimento di sostanze trattate con questo metodo, un tipo di conservazione che va al di fuori di qualsiasi logica del mantenimento del benessere umano.